«A quando una rievocazione commisurata di Umberto Vittorini, dalle primizie pisane e garfagnine adiacenti a quelle di Carrà, e ancor prima dai sensitivi ritratti, sino alle ultime sedate malinconie?»
Carlo Ludovico Ragghianti
Il recupero di una parte significativa dell’opera del maestro toscano Umberto Vittorini (Barga 1890 - Milano 1979) ha consentito di avviare la ricostruzione del suo percorso artistico nella direzione auspicata da Ragghianti nell’ormai lontano 1980. Questa pubblicazione ne prende in considerazione la stagione pisana, dagli inizi sino al 1929 quando si trasferì a Milano. La prima parte del saggio affronta il periodo prebellico (1906-1915), analizzando le componenti che influenzarono la sua opera pittorica e grafica: il legame con la tradizione toscana e l’interesse per l’arte contemporanea (impressionismo, Cézanne, Matisse, Van Gogh, Gauguin). L’analisi di numerose pagine dei taccuini giovanili (inediti) dà modo al lettore di assistere all’edificazione, segno dopo segno, delle fondamenta della sua arte. Quindi vengono ricostruiti gli anni della Grande Guerra, che lo videro combattere nell’Altopiano di Asiago. Di questo drammatico periodo rimane traccia in un numero cospicuo di disegni (qui pubblicati per la prima volta) che costituiscono un pregnante strumento per comprendere ciò che l’immane sciagura del conflitto rappresentò nel suo percorso esistenziale. Infine il testo si immerge nell’intensa stagione del dopoguerra (1918-1929), nel corso della quale il maestro intrattenne un fecondo rapporto con la Toscana e, soprattutto, con Pisa cui dedicò dipinti di sublime bellezza, che lo pongono tra i maggiori cantori delle glorie cittadine. Il ripensamento della lezione formale dell’ultimo Fattori e il dialogo con le voci più avanzate della contemporaneità convergono, in queste vedute caratterizzate da meditati equilibri di forme e colori, verso soluzioni di vigorosa sintesi, che vanno a configurare una ricerca pittorica serrata e coerente verso l’unitarietà della visione. Quanto alla grafica, gli sviluppi di dirompente modernità che contraddistinguono le sue acqueforti evidenziano lo spessore della personalità dell’incisore, a ragione considerato da critici attenti e sensibili (Bellonzi, Carlesi, Micieli) nel novero dei maggiori del primo Novecento, accanto a Morandi e Bartolini. Particolare attenzione viene riservata all’intensa attività espositiva di opere pittoriche e grafiche in ambito nazionale, che ne segna l’ampio e condiviso riconoscimento critico in Italia e all’estero.
Autore: Carol MorgantiTitolo: Umberto Vittorini. Dipinti e grafiche di un artista toscano. Gli inizi, la Grande Guerra, il dopoguerraEditore: Rhinoceros edizioni
Pagine: 372
Illustrazioni: 370
Anno edizione: 2025
ISBN: 979-1222782904